Nel nuovo manuale di traduzione letteraria pubblicato da Leuven University Press “Alles verandert altijd. Perspectieven op literair vertalen” (di cui abbiamo parlato nell’articolo “Traduzione letteraria, una guida pratica unica nel suo genere” pubblicato su The Language Sector), si fa riferimento alla posizione "privilegiata" dei traduttori che lavorano nelle Fiandre e nei Paesi Bassi, rispetto ai traduttori che lavorano in altri paesi.

Nell'area di lingua olandese, dei nuovi libri che vengono pubblicati, uno su cinque è una traduzione. Inoltre, almeno la metà dei cinquanta titoli più venduti nelle Fiandre e nei Paesi Bassi sono opere tradotte.

Grazie a questo importante dato di mercato è possibile capire l’importanza che le Fiandre e i Paesi Bassi attribuiscono alle opere tradotte e alla professione dei traduttori.

Ad esempio, nelle associazioni che raggruppano gli autori, i traduttori occupano un ruolo di pari importanza; i traduttori, sia principianti che affermati, possono contare su un meccanismo di finanziamento adeguato e ricevono le sovvenzioni necessarie. Inoltre, i traduttori letterari possono accedere a innumerevoli opportunità per continuare a studiare e ad aggiornarsi, mediante i programmi di formazione professionale come master, seminari, workshop intensivi, mentoring, corsi di orientamento professionale e scuole per traduttori. E, soprattutto, gli enti di finanziamento investono nella promozione e nella visibilità della traduzione letteraria con le case editrici straniere, partecipando a fiere ed eventi all’estero.

La situazione in Italia

Se si parla dell’Italia, però, i dati cambiano. Secondo la Sintesi del Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia elaborata dall’AIE (Associazione Italiana Editori) nel 2018 è stato registrato un calo significativo dei libri pubblicati tradotti da altre lingue: dal 25% dei libri in totale pubblicati nel 1995, al 23% nel 2000, al 17% nel 2015, scendendo al 13,5% nel 2018.

Nel 2018, nella classifica dei 50 libri più venduti 14 erano traduzioni di opere straniere (la maggior parte tradotte dall’inglese, cinque dal francese, una dallo spagnolo). Le lingue delle industrie editoriali storicamente importanti rimangono la maggioranza (inglese, spagnolo e francese insieme costituiscono l’87,9%), anche se in calo rispetto al 91% registrato nel 2005. Le traduzioni da “altre lingue” erano del 6% nel 2010 e sono ora del 12,1%, segno dell'interesse dell'editoria italiana, e dei suoi lettori, nei confronti di forme letterarie e culturali differenti.

Inoltre, secondo una ricerca ISTAT pubblicata nel dicembre 2018 e che fa riferimento all’anno precedente, in Italia oltre il 43% dei libri per ragazzi è tradotto da una lingua straniera e per quasi un quarto dei casi la lingua originale è l’inglese.

La situazione in Spagna

Parlando invece del terzo paese preso in analisi in questo articolo, la Spagna, si possono notare dati diversi: il settore della traduzione in Spagna, con una media di oltre 14.000 titoli tradotti ogni anno (paragonati ai 5.000 libri tradotti ogni anno nelle Fiandre e nei Paesi Bassi), rappresenta il 21% della produzione editoriale, secondo l'ASETRAD (l’Associazione spagnola dei traduttori, revisori e interpreti).

Rispetto al resto d'Europa, la traduzione editoriale in Spagna rappresenta un grande business e occupa le prime posizioni della classifica, vicino alla Francia (dove la traduzione rappresenta tra il 17 e il 18% del mercato) e più in alto rispetto alla Germania (tra il 12 e il 13%) e alla Gran Bretagna, paese in cui la percentuale di opere tradotte rappresenta appena il 3% dell'offerta, secondo l' Observatorio de la lectura y el libro 2018.

Secondo le statistiche pubblicate nel maggio 2019 dal Ministero dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport, nel 2018 in Spagna sono stati tradotti circa 14.000 libri, con un calo di circa 5.000 copie rispetto all'anno precedente.

Sempre nel 2018, sono stati tradotti 6.524 libri dall’inglese e circa 1.885 libri dal francese (che è la seconda lingua più tradotta davanti al castigliano, che si trova al terzo posto). Seguono poi i libri tradotti dal giapponese, dal tedesco e dall’italiano.

I dati scarseggiano

In conclusione, è interessante notare le differenze tra i tre paesi e la diversa importanza che questi attribuiscono alle opere letterarie tradotte e al lavoro dei traduttori. In questo modo si può anche capire il ruolo che i traduttori letterari ricoprono nell’industria della traduzione e dell’editoria in generale, per poter prevedere futuri scenari e possibili cambiamenti nel panorama economico.

A livello europeo, i dati riguardo l’importanza del settore della traduzione letteraria scarseggiano. Se siete a conoscenza di dati di questo tipo nel vostro paese, siete pregati di contattare The Language Sector (Dit e-mailadres wordt beveiligd tegen spambots. JavaScript dient ingeschakeld te zijn om het te bekijken.) per aiutarci a stilare un elenco più dettagliato in modo da poter mettere a confronto i risultati ottenuti. Per ulteriori informazioni potete leggere la Sintesi del Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2019 (in inglese) e l'articolo “Traduzione letteraria, una guida pratica unica nel suo genere”.

 

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